venerdì 22 gennaio 2021

LA MORTE ARRIVA DAI SOCIAL!!!

 


“A 10 anni la sfida su #TikTok finisce in tragedia” ...con questo titolo è stata data notizia della morte della piccola palermitana trovata impiccata in bagno dal padre in seguito a una macabro gioco nato nel web “black out challange”, solo per qualche like!


Questo non è un caso isolato, nel 2018 un ragazzino di Milano trovato morto dalla sua famiglia a soli 14 anni. Ogni anno nel mondo decine di casi analoghi.



In Italia non è consentito iscriversi ai social (neppure Whatsapp) se si è minori di 14 anni, tuttavia è possibile aggirare la limitazione semplicemente impostando una data fasulla, basti pensare che l’84% dei ragazzi tra i 10 e i 14 anni possiede un profilo personale.


Uno studio mirato dimostra che 9 ragazzi su 10 sono gelosi della propria privacy sui social e nascondono la loro vita “virtuale” ai genitori.

La polizia postale, in prima linea nella lotta contro i pericoli del web nei confronti dei minori, sostiene che i controlli dei genitori sono spesso inesistenti, dato preoccupante soprattutto perché questi dati riguardano in particolar modo i bambini tra i 10 e i 12 anni.


La raccomandazione per i genitori? Vigilanza discreta e costante, sempre!


Come #DigitalSherpa ho preparato dei mini corsi per aiutare genitori e scuole a affrontare queste tematiche sulla base dell’esperienza maturata nei progetti scolastici.

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