venerdì 3 settembre 2021

Bonus TV

 

L’incentivo “Bonus TV” annunciato il ministro Giorgetti si rivolge a tutti i cittadini, esso infatti non prevede limiti Isee, discostandosi dai precedenti incentivi che prevedevano dei limiti tra i beneficianti.

Bisogna fare chiarezza su un aspetto: il MISE ha annunciato che lo switch-off avverrà a partire dal 1 Gennaio 2023, in 2 step, prima il passaggio dalla codifica mpg2 a mpg4, poi l’adozione dello standard DVB-T2 H265/HEVC a 10bit

Se da un lato, il bonus TV preveda un’agevolazione sulla rottamazione di tutti gli apparecchi televisivi acquistati prima del 22 dicembre 2018 (con sconti del 20%, fino a 100 euro), dall’altro lato in molti si chiedono se ne valga davvero la pena, questo incentivo produrrà una montagna di rifiuti elettronici stimato in 30 milioni di apparecchi (fonte QuiFinanza) allontanandoci dagli obiettivi fissati nel Carbon Neutral per il 2050, l’emergenza climatica non è uno scherzo.

Il problema è che i rifiuti elettronici sono in continua crescita, le stime parlano di oltre il 30% da qui al 2030 e incentivare la sostituzione di apparecchi ancora funzionanti sembra una assurdità, soprattutto quando viene motivata come azione a tutela dell’ambiente e promozione dell’economia circolare, in netto contrasto con il diritto alla riparabilità entrato in vigore da marzo in Europa che mira a limitare l’obsolescenza programmata e a ridurre l’impatto ambientale.

In questo caso si è andati oltre, non si aspetta neanche la prematura dipartita dei dispositivi, ma si incentiva a cambiarli ancora funzionanti, contro ogni logica di #sostenibilità.

Siamo ben lontani dai tempi in cui un elettrodomestico durava decine d’anni e le riparazioni erano giustificate dai costi dei dispositivi di allora, oggi viviamo nell’epoca dell’usa e getta a tutto vantaggio dei produttori. Considerato che ormai l’elettronica di consumo è per lo più asiatica, mi chiedo che interesse ha la nostra politica a incentivare le vendite piuttosto che investire denaro in un “Bonus riparazione” contribuendo a creare nuovi posti di lavoro, favorendo la ripresa economica nel nostro Paese, in particolare nei settori delle 4R (riusa, riduci, ripara, ricicla).

A proposito di riciclo, non bisogna dimenticare che seppur consenta una economia circolare, questa pratica ha anch’esso un impatto sull’ambiente, meglio promuovere uno stile di vita che riduca la produzione di rifiuti, scegliendo il riuso come alternativa al nuovo. Il mercato dei ricondizionati è un’ottima soluzione che garantisce ottimi prodotti a costi contenuti, riduce lo sfruttamento delle risorse del Pianeta e genera lavoro sul territorio.

Il riuso è senza dubbio la forma meno inquinante delle 4R, una filosofia che ho adottato da anni nel contesto dei dispositivi informatici, inoltre consente di trasformare un problema in opportunità, basti pensare che un computer sottratto alla piazzola ecologica può essere uno strumento importante per le molte famiglie che ne sono sprovviste, in particolare per chi ha figli in età scolastica. Nel periodo Covid il 40% delle famiglie italiane con almeno due figli non è riuscita a fornire loro gli strumenti necessari per la #dad. Nello stesso periodo ho ricollocato circa 170 dispositivi, regalandoli a famiglie e associazioni del territorio. Le richieste non sono diminuite.

Torno a parlare dei televisori perché molti li cambieranno nei prossimi mesi e il suggerimento che mi sento di dare è di impiegarli come monitor per il computer, non buttateli, piuttosto contattatemi, li riutilizzerò nel sociale come continuo a fare da oltre un decennio.

Massimiliano De Cinque


domenica 14 febbraio 2021

vocazione Digital Sherpa

 


Il riuso informatico di Digital Sherpa



Massimiliano De Cinque: Digital Sherpa per vocazione.


Il danno ambientale causato dallo smaltimento indiscriminato dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche) è un argomento poco “sentito”, ma di grande attualità e rilevanza.

Ogni anno nel mondo se ne producono decine di milioni di tonnellate e, nonostante leggi e protocolli atti a contrastare questo fenomeno, l’inquinamento di terra, acqua e aria è fortemente in crescita.

Cosa fare quindi per aiutare il Pianeta? L’unico che abbiamo su cui vivere… almeno per ora!

L’intuizione: intercettare il materiale informatico in disuso per dare una seconda vita a questi apparecchi, ricondizionandoli e ricollocandoli in tutti i contesti a forte impatto sociale: scuole, enti, associazioni, famiglie, trasformando il problema in opportunità!


Nel 2010 da questa idea nacque l’associazione Progetto Nuova Vita, una onlus che ho presieduto fino al 2019 e con la quale ho raggiunto diversi obiettivi. L’iniziativa piacque a tal punto che da lì a poco venni premiato per l’idea in occasione del 7green Awards 2012 in Triennale.

Nel 2013 (stesso anno in cui Premio Impatto Zero ci elegge migliore associazione nazionale) venne stipulato un accordo con l’ufficio scolastico territoriale e nacque “Rigeneri@mo”, in virtù del quale ogni scuola di ordine e grado della provincia di Varese e Como che ne ha fatto richiesta ha potuto ottenere computer per le varie attività didattiche (aule informatiche, postazioni di supporto per i DSA, registro elettronico, laboratori), i risultati furono tali da ricevere l’invito a presentarlo in Expo nel Padiglione Italia.


L’uso di software open-source, unito a un protocollo mirato a ricondizionare in maniera efficace i dispositivi, permise di ricollocare 250 postazioni complete ogni anno (migliaia di apparecchiature sottratte alla discarica), non solo nelle scuole, ma anche a favore di iniziative solidali (alluvione in Liguria, terremoto in centro Italia).


Un dispositivo ricondizionato ha una aspettativa di vita di poco inferiore a un prodotto nuovo con un risparmio concreto per chiunque abbracci questa scelta, che sia una scuola, una famiglia o un’impresa, soprattutto in questo periodo in cui le risorse economiche scarseggiano. La vita di molte persone è stata messa a dura prova: didattica a distanza, smartworking, videolezioni hanno reso necessario l'uso di dispositivi informatici, che non tutti potevano permettersi.


Il Digital Sherpa è una delle nuove figure del millennio e si occupa di accompagnare il cittadino nel superare le difficoltà che incontra con le nuove tecnologie; in questa veste, durante il mio tempo libero, nel corso del 2020, ho voluto dare una mano a affrontare l’emergenza Covid; notebook, computer, tablet, telefonini e altro materiale é stato regalato a chi ne ha avuto più bisogno, grazie ai dispositivi che privati e aziende mi hanno donato. Un gesto che fa bene all’ambiente, che fa bene alle persone e che rende più coesi, perché una società che sa condividere è una società in cui si vive meglio.

Fai una scelta eco-sostenibile, come hanno fatto in tanti e in linea con quanto hai letto fin’ora. Hai materiale da dismettere? Verrà riutilizzato per iniziative solidali e se vorrai potrai essere citato nei prossimi articoli. “Nessun insegnamento vale quanto l’esempio”(cit.).

venerdì 22 gennaio 2021

REGALO DISPOSITIVI INFORMATICI!!!


Il materiale che regalo, frutto dell’attività di riuso che promuovo, si rende possibile solo grazie alle persone che scelgono di donarmi i dispositivi che non usano più.

Qualcuno mi conosce come #DigitalSherpa, altri come Massimiliano De Cinque, mentre la maggior parte delle persone si rivolge a me con un semplice e informale... “Max”, in tutti i casi chi si rivolge a me sa in che modo riutilizzo gli oggetti che mi vengono portati.


La trasparenza nel mostrare i dispositivi donati, senza timore di espormi in prima persona, sono i punti cardine su cui ho voluto incentrare le azioni finalizzate al sociale.


Nel corso degli anni, io stesso mi sono stupito dell’elevato numero di persone che non hanno la possibilità di dotarsi di dispositivi informatici per motivi economici, situazione oggi aggravata dal #Covid e di come questa pandemia abbia aggravato le disponibilità finanziarie di molte famiglie.


A pagare il prezzo più caro sono i ragazzi che devono fare didattica a distanza (#DAD) e di conseguenza le (numerose) famiglie coinvolte.


Il mio appello: “hai materiale informatico che non usi? (computer, notebook, tablet, smartphone)

Non buttarlo!!! Donalo a Digital Sherpa

LA MORTE ARRIVA DAI SOCIAL!!!

 


“A 10 anni la sfida su #TikTok finisce in tragedia” ...con questo titolo è stata data notizia della morte della piccola palermitana trovata impiccata in bagno dal padre in seguito a una macabro gioco nato nel web “black out challange”, solo per qualche like!


Questo non è un caso isolato, nel 2018 un ragazzino di Milano trovato morto dalla sua famiglia a soli 14 anni. Ogni anno nel mondo decine di casi analoghi.



In Italia non è consentito iscriversi ai social (neppure Whatsapp) se si è minori di 14 anni, tuttavia è possibile aggirare la limitazione semplicemente impostando una data fasulla, basti pensare che l’84% dei ragazzi tra i 10 e i 14 anni possiede un profilo personale.


Uno studio mirato dimostra che 9 ragazzi su 10 sono gelosi della propria privacy sui social e nascondono la loro vita “virtuale” ai genitori.

La polizia postale, in prima linea nella lotta contro i pericoli del web nei confronti dei minori, sostiene che i controlli dei genitori sono spesso inesistenti, dato preoccupante soprattutto perché questi dati riguardano in particolar modo i bambini tra i 10 e i 12 anni.


La raccomandazione per i genitori? Vigilanza discreta e costante, sempre!


Come #DigitalSherpa ho preparato dei mini corsi per aiutare genitori e scuole a affrontare queste tematiche sulla base dell’esperienza maturata nei progetti scolastici.