giovedì 1 novembre 2012

E-waste: lo sapete che...

I componenti elettronici contengono elementi quali piombo, cadmio, mercurio. Apparecchiature sicure fintanto ci si attiene all'utilizzo per le quali sono state progettate, ma molto pericolose se smaltite nei rifiuti domestici o compattate nelle discariche. I monitor CRT (tubo catodico) contengono in media circa 4 Kg di piombo che può arrivare anche al doppio, a seconda delle dimensioni. Mi capita spesso di andare in discarica e vedere monitor di questo tipo ammassati rovinosamente o volutamente rotti per prelevare il rame.
Il mercurio presente nei rifiuti solidi urbani proviene proprio dai componenti gettati nella pattumiera, come anche il cadmio, presente in telefonini, fotocamere e portatili e le batterie in esse contenute. Vogliamo parlare anche dei ritardanti di fiamma bromurati aggiunti nelle plastiche comunemente usate? Tutte queste sostanze, se rilasciate nell'ambiente, rappresentano una minaccia per la salute umana. Alcuni esempi?

MERCURIO: è il secondo elemento più inquinante sulla terra, il primo è il plutonio.La quantità di mercurio contenuta in un termometro è sufficiente a contaminare un piccolo lago. La tossicità del mercurio è stata collegata a molte malattie, come l'artrite, l'alzaimer, la sclerosi multipla, la depressione, la schizofrenia, l'autismo e a disabilità nell'apprendimento.Alcuni sintomi da intossicazione da mercurio sono:insonnia, parestesia, nervosismo, perdita di memoria, ansietà, dolori muscolari, irritabilità, depressione, infiammazione della pelle, disbiosi intestinale, stomatite aftosa, lingua fissurata o a lampone, psoriasi, vitiligine, fatica cronica, alterazioni tiroidee,ovaio policistico, oligospermia, candidosi.

ALLUMINIO: l’80% delle persone che esegue un test mineralogramma dei capelli, scopre di essere intossicato dall’alluminio. Una percentuale da brivido. Che non meraviglia se si pensa che l’alluminio oggi viene usato in grandissimi, enormi quantità sia nel campo alimentare, che in quello medicinale e cosmetico.

PIOMBO: L’intossicazione cronica da piombo, prevalentemente professionale, viene chiamata saturnismo. Il saturnismo può dar luogo a svariate manifestazioni: anemia (pallore da riduzione di globuli rossi), colica intestinale, ipertensione arteriosa (aumento della pressione del sangue), alterazione dell’abilità manuale, aumento dei tempi di reazione, nefropatia (danno renale), neuropatia (danno al sistema nervoso).

CADMIO: l'esposizione ad alti livelli puo' avvenire con le persone che vivono in prossimita' di discariche di rifiuti o di fabbriche che scaricano cadmio nell'aria. Gli effetti sulla salute che possono essere causati dal cadmio: Diarrea, mal di stomaco e vomito severo, Fratture alle ossa, Probemi riproduttivi e persino possibilita' di infertilita', Danneggiamento del sistema nervoso centrale, Danneggiamento del sistema immunitario, Disordini psicologici, Possibilita' di danni al DNA e sviluppo del cancro.


CROMO: Gli effetti negativi della forma esavalente sulla pelle possono includere le ulcere, dermatiti, e reazioni cutanee allergiche.L'inalazione di composti di cromo esavalente può provocare ulcerazione e perforazione delle membrane mucose del setto nasale, irritazione di faringe e laringe, bronchiti asmatiche, broncospasmsi ed edema. I sintomi respiratori possono includere tosse e asma,  respiro breve, e prurito nasale. Cengerogenicità: il cromo e la maggior parte dei composti del cromo trivalente sono stati elencati dal programma nazionale di tossicologia (NTP) come aventi insufficenti prove di carcinogenicità negli animali da laboratorio. Secondo il NTP, esiste un'evidenza sufficiente di carcinogenicità per gli animali da laboratorio per i seguenti composti esavalenti del bicromato di potassio; cromato dicalcio, triossido di cromo, cromato di piombo, cromato di stronzio, e cromato di zinco. L'ente internazionale per ricerca sul cancro(IARC) ha classificato il cromo metallico ed i relativi composti trivalenti all'interno del gruppo 3 (l'agente non è classificabile quanto alla relativa carcinogenicità per gli esseri umani.) Il cromo non è regolato come agente cancerogeno dall'OSHA (29 CFR Subpart 1910 Z). L'ACGIH ha classificato il bicromato di potassio metallico ed i suoi composti trivalenti come A4, non classificabili come agente cancerogeno umano.

DIOSSINA: A causa delle loro proprietà, le diossine sono oggetto di fortissima attenzione da parte delle autorità sanitarie di molti Paesi e di organismi sovranazionali: qui di seguito sono elencati gli effetti internazionalmente riconosciuti causati da diossine.Causano: Cloracne, Cancro, Disturbi dell’ apprendimento, Diminuzione degli ormoni sessuali maschili, Diabete, Tossicità a carico del sistema immunitario.fonti : http://www.cristianadistefano.it

venerdì 28 settembre 2012

Ecosistema


Partendo dalla mia passione per il mondo dell'informatica mi sono reso conto che spesso dietro
al nuovo prodotto tecnologico c'è solo una logica di mercato per fare profitti.
Valutando questa tendenza solo dal punto di vista ambientale è evidente come ci si trovi davanti
a due problemi fondamentali: sfruttamento delle risorse e smaltimento dei rifiuti. Entrambi sono
causa di forte stress per tutto l'ecosistema.
Una soluzione a questo problema, che non si scontra con le dinamiche di mercato, può essere
il riuso dei pc, spesso viene destinato alle discariche ancora funzionante e con ulteriori anni di
"vita" che può regalare.
In un periodo di crisi economica ha ancora più senso attuare una scelta di questo tipo, specie
se ad essere penalizzati sono le scuole e l'alfabetizzazione informatica.
Solo lo scorso anno l'associazione Progetto Nuova Vita ha recuperato circa 150 pc compresi gli 
accessori e ricollocato oltre 120 computer per un totale di 8 aule informatiche e una decina tra
bambini e anziani in condizioni economiche disagiate.
Tutto ciò è reso possibile grazie al tempo che rendono disponibile i nostri volontari e al software
open-source che non ha bisogno di onerose risorse hardware.
Se questa attività si diffondesse a livello globale si otterrebbe il duplice obiettivo di salvaguardare
l'ambiente e risvegliare un senso civico, che indirettamente va nella stessa direzione ecologica.

sabato 8 settembre 2012

Piccoli naviganti

Oggi ho usato il computer di mia figlia (6 anni) per collegarmi in internet per controllare la posta al volo e mi accorgo che decine di pagine sono aperte sui vari siti: giochi flash on line, video youtube di canzoni, immagini di cartoni ... e l'antivirus stranamente disattivato.
Dopo una dovuta scansione scopro che il pc contiene alcuni troian, malware e altro.
Non vi racconto come (per non tediarvi), ma c'è voluta una buona mezz'oretta per rimettere tutto in ordine.
Mi è venuto spontaneo chiedermi come sarebbe andata in una famiglia che non ha le mie stesse competenze.
Probabilmente sarebbero entrati altri virus, causando dei malfunzionamenti, ma sarebbe potuto capitare anche di peggio!
E' importante adottare alcuni piccoli accorgimenti e non sempre bastano...
Innanzi tutto occorre un parental control in modo da filtrare i contenuti e bloccare alcuni contenuti.
E' consigliabile che il computer che utilizzi il piccolo navigante non sia isolato, ma che il genitore possa controllare la natura delle pagine che il piccolo/a sta visitando
Come ho già scritto questo non sempre è sufficiente (probabilmente mia figlia avrà cliccato su qualche banner di troppo), ma permette di poter intervenire velocemente e azzerare/limitare i danni.
Inoltre l'abitudine a utilizzare il pc in presenza di un adulto è importante anche nel corso della sua crescita, tra qualche anno utilizzerà i social network e i pericoli saranno maggiori, non sono affatto rari i casi di adescamento e spesso è sufficiente la presenza di un adulto a fare da deterrente contro i malintenzionati.

Nei prossimi mesi organizzeremo proprio un corso per i genitori al fine di prepararli ad affrontare questi pericoli e metterli in grado di avere una conoscenza sufficiente per dare consigli e guidare consapevolmente i "piccoli naviganti" durante una delle fasi più importanti della loro vita, l'adolescenza.

martedì 28 agosto 2012

e-democracy



Vi invito a leggere questa parte di una direttiva emanata dal ministero a Marzo del 2007:

"Lo sviluppo della società della conoscenza ha accelerato la crisi dei modelli di relazione e di 
coinvolgimento cittadino-politica e delle forme  di rappresentanza tradizionali; è importante 
individuare nuove e più flessibili  modalità di partecipazione  alla vita pubblica. Uno dei nodi 
centrali delle attività dei governi, delle istituzioni politiche e pubbliche, deve essere la ricostruzione 
del rapporto fiduciario con la società civile, favorendo in forme  nuove la partecipazione alla 
definizione, conoscenza e condivisione di programmi, obiettivi ed azioni e aprendosi al controllo ed 
alla rendicontazione democratica  di scelte, decisioni e  risultati ottenuti.  
La cittadinanza digitale non si esplica soltanto mediante una PA  più efficiente, che organizza e 
innova le proprie prassi attraverso  l’e-government ma, ad un livello più generale, attraverso  l’edemocracy, ossia la partecipazione alla vita delle istituzioni politiche in modi nuovi, derivati 
dall’utilizzo delle tecnologie digitali e di internet. La rete, con il suo potenziale democratico 
espresso “dal basso”, deve diventare uno strumento per rivalutare e accrescere la partecipazione dei 
cittadini alla vita pubblica, rafforzando sia la  democrazia partecipativa (referendum, elezioni 
primarie...), sia la democrazia rappresentativa (istituzioni, partiti...). 
L’e-democracy è una dimensione necessaria della nuova cittadinanza digitale e trova il suo 
fondamento giuridico nel principio di sussidiarietà orizzontale, secondo il quale cittadini ed 
amministrazioni stabiliscono rapporti, anche duraturi, fondati su collaborazione, rispetto reciproco e 
integrazione, anziché sulla rigida separazione dei ruoli." ( fonte: VERSO IL SISTEMA NAZIONALE 
DI E-GOVERNMENT - Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione)

Nel testo si evince come sia importante creare le condizioni affinchè tutti possano partecipare alla vita politica in modo democratico avendo le stesse opportunità.
Potrebbe essere una soluzione dotare tutti di un computer e di connettività? Ma cosa fare nei casi in cui non si ha la possibilità di dotarsi di un pc o non si possa pagare un abbonamento adsl? Ho proposto a degli amministratori locali di cogliere l'occasione di realtà come Progetto Nuova Vita per dotare di un pc tutti quelli che non possono permetterselo lanciando una campagna di sensibilizzazione al fine di incentivare la donazione di pc alla nostra associazione diminuendo la produzione di RAEE e ottenendo preziose risorse
senza spendere nulla.



lunedì 27 agosto 2012

Informatica solidale

Leggo continuamente di tagli alle scuole, di fondi sempre più scarni e servizi inesistenti. Senza entrare nel merito delle scelte della politica e consapevole della crisi economica mondiale, ritengo che spesso si trascurano vie alternative che potrebbero fare la differenza se adottate in massa.
Prendiamo ad esempio la dotazione informatica all'interno delle scuole, in teoria in ogni scuola dovrebbe esserci un'aula informatica per garantire una corretta alfabetizzazione, ma per mancanza di fondi spesso questo non è possibile accentuando il fenomeno chiamato digital-divide.
Una soluzione potrebbe essere quello di riutilizzare computer dismessi da privati o aziende con il duplice vantaggio di diminuire il numero di pc da smaltire e nel contempo avere il materiale necessario, se poi viene utilizzato software open source e relativi pacchetti educativi riusciamo ad azzerare anche i costi per le licenze.
Tra Scuole dell'Infanzia, Primarie e Secondarie di I grado, superiamo le 55.000 scuole sul territorio italiano (http://www.tuttitalia.it/scuole/) un numero che se moltiplicato per i pc necessari ai singoli istituti da l'idea di
quali benefici si otterrebbero da una iniziativa di questa portata.
Nel corso di questo anno l'associazione Progetto Nuova Vita ha riutilizzato oltre un centinaio di pc e allestito
8 aule informatiche, certo non è tanto considerando le richieste, ma questa è una realtà di volontariato dove nessuno viene pagato.